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2009/10/29

[GRANDI PITTORI] TELEMACO SIGNORINI, Biografia e opere.

La vita e i dipinti dei
GRANDI PITTORI

Telemaco Signorini
BIOGRAFIA E OPERE

 La piazza di SettignanoTelemaco Signorini nasce a Firenze nel 1835 e lì vi muore nel 1901. Dopo aver frequentato la Scuola libera del Nudo all'Accademia fiorentina, e dopo aver dipinto dal vero con Borrani frequentò il caffè Michelangiolo. Fu il primo a illustrare le novità espressive della macchia e a interessarsi della pittura europea, che conobbe attraverso continui viaggi di studio

 Nel 1858 Telemaco si reca a La Spezia alla ricerca di un High street a Edimburgo ambiente visivo che gli rendesse più facile nel diretto rapporto con il "vero", la definizione di quel netto contrasto tra luce ed ombre capace di individuare la macchia come elemento grammaticale dell'opera. Dopo l'esperienza garibaldina del 1859 (combatte volontario nella seconda guerra d'indipendenza), inizia il periodo di maggiore intransigenza macchiaiola, affiancata da Banti e Cabianca, durante un soggiorno in Liguria. Nel 1816 fu a Parigi dove vide le opere dei Barbizonniers, conobbe Corot e Courbet. Nel 1862, ospite di Diego Martelli a Castiglioncello, diede vita alla Scuola di Piagentina.

Torna a Parigi nel 1862, nel 1868 e nel 1870, ospite di De Nitti, con cui si recò a Londra. Nel 1871-1872 fu a Leith Roma e tra il 1873 e il 1881 furono numerosi i suoi soggiorni in Francia, Svizzera e Inghilterra. Telemaco Signorini è stato un attento osservatore di tutto ciò che vede, sia in natura, sia in arte. A Lui si è imputato di non possedere uno stile coerente e di oscillare fra l'uno e l'altro degli ambienti artistici conosciuti durante i suoi viaggi. Questa critica nasce da un'osservazione esatta: é vero che il linguaggio di Telemaco Signorini varia a seconda che il quadro rappresenti un paesaggio toscano, parigino o inglese; ma proprio questo indica la facoltà del pittore, di Bagno penale a Portoferraio capire e rendere la differente natura, cultura ed atmosfera di un luogo rispetto ad un altro. Si osservi, ad esempio, l'umido grigiore autunnale della Scozia a Leith o, viceversa, la luminosità calda e contrastata dalle ombre, di un giardino a Settignano (Firenze).

 

 Ma i temi affrontati da Telemaco Signorini non sono stati solo quelli La sala delle agitate al San Bonifazio di Firenze paesistici, anzi, insieme a Giovanni Fattori, egli é stato uno dei primi che trattarono argomenti sociali sgraditi e perciò invisi alla critica. E' il caso di "Bagno penale a Portoferraio" e ancor più della "Sala delle agitate al S. Bonifazio di Firenze", dove l'impostazione obliqua della prospettiva, l'ampiezza e l'altezza dello squallido stanzone, le anonime e ammassate figure delle povere dementi che si stagliano su una parete giallastra, rendano terribilmente drammatico il concetto della reclusione umana.  

 

 
FONTE: www.pittart.com/

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